Costruito nella metà del XVII secolo, l’ex convento dei Frati Cappuccini ospita oggi il GeoMuseo Monte Arci, uno scrigno
per i tesori della storia geologica sarda. Dedicato alle rocce e ai minerali, il Museo propone un percorso articolato attraverso la ricostruzione di paleoambienti e con l’esposizione di numerosi reperti mineralogici, litologici e paleontologici, alcuni davvero unici e di rara bellezza.
L’allestimento di questo museo è stato realizzato grazie all’opera del Cav. Vincenzo Incani, che nei decenni scorsi ha raccolto, studiato e conservato un’importante quantità di minerali di cui il nostro territorio è ricco.
Cinque sale espositive per cinque diversi e straordinari viaggi nel passato attraverso un percorso lungo milioni di anni.
Grazie a questa collezione di minerali, fossili e rocce è stata ricostruita la storia geologica del Vulcano Arci. Fra le sue collezioni il museo racchiude delle vere perle come la sala dedicata alla fluorescenza dei minerali.
C’è poi la sala vulcanica nella quale, attraverso filmati e ricostruzioni 3D, si racconta il clima e la vita che caratterizzavano il Miocene, 20milioni fa, nell’area del Monte Arci. L’attrazione principale di questa sala è la ricomposizione di una lastra di 6 metri per 3 con dei pesci fossili. Un ritrovamento fortuito unico nel suo genere.
Il museo accoglie al suo interno un’area convegni e un book shop.
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